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2009


Alex Donadio: Concept, studio di fattibilità, progetto preliminare

Marengo Museum - Marengo
collaborazione con arch. Flavio Modena e Romana Granata
per: progetto definitivo e progetto esecutivo
partnership:  Fondation Napoléon

client: Provincia di Alessandria

Vista la necessità di intervenire su un manufatto di interessante importanza storico-documentale si è lavorato sul filo di un ‘valore di soglia’ compatibile tra forme storiche e interventi contemporanei, anche alla luce di esempi già sedimentati nella cultura europea che mostrano in modo evidente come l’architettura contemporanea riesca ad esaltare i segni della storia.
La criticità di capacità generale di Villa Delavo ha reso necessario un intervento aggiuntivo. Si è pensato a un corpo esterno, a sé stante ma collegato alla Villa Marengo, che avesse anche un alto valore di ‘segno’. Segnale quindi, che connotasse fortemente questo nuovo museo aggiungendo anche valore architettonico al complesso.
“Io voglio che qui sorga una piramide superba e degna di quelle anime gene­rose, questa serberà eterna memoria dei fatti illustri”, in questo momento Bonaparte stava ponendo la prima pietra della ‘Piramide celebrativa’ in ricordo della battaglia vinta a Marengo. In questa progettazione si è pensato di modulare questo nuovo manufatto, che per forza di cose riveste i caratteri della contemporaneità architettonica, in un rapporto dimensionale e formale con la preesistenza del complesso della Villa.
Il dimensionamento tiene conto della sua collocazione nello spazio del cortile sul retro della Villa e, per non risultare invasiva, rispetta, nella sua dimensione del volume, l’altezza del colmo del tetto del fabbricato rurale laterale. A chiudere, in alto, una cuspide trasparente.
Un modulo a triangolo per la copertura realizzata in pannelli di fusione. In ghisa.
La fusione è una tecnica antica, il colore della materia, non appena presa velocemente la patina del tempo, è sintonico con le superfici della Villa, determinando un’osmosi con l’intonaco del manufatto.